I delitti possono essere oggetto di processi extragiudiziali o giudiziali penali. La denuncia di qualsiasi delitto riconosciuto dalla normativa canonica, compiuto da un qualsiasi fedele, deve essere presentata al legittimo superiore o al Vescovo. Questi dovrà procedere con una c.d. investigazione previa per valutare se ci siano gli estremi per un processo. Dopo di che deciderà se e come procedere.
Contro le decisioni penali si potrà ricorrere, a seconda della materia, dei soggetti coinvolti e della strada già intrapresa (giudiziale o extragiudiziale), al Papa, alla Rota Romana, alla Congregazione per la Dottrina della Fede o ad un altro Dicastero Romano (Congregazione per il Clero, Congregazione per l’Educazione Cattolica ecc.).
Per gli abusi sessuali compiuti contro i minori e le persone vulnerabili ci si può rivolgere in prima battuta presso il competente ufficio diocesano o presso i centri a ciò deputati (es. Auribus presso l’Istituto Giuridico Clarettiano).
Nei procedimenti penali, giudiziali o extragiudiziali, è necessaria sempre la presenza di un avvocato. È opportuno che tale avvocato sia veramente esperto di diritto penale canonico.